WHERE ARE WE GOING? L'opera della Shiota nel grande magazzino di Parigi

In Italia l’abbiamo vista nel 2015, nel Padiglione giapponese alla 56 Biennale di Venezia, oggi l’artista Chiharu Shiota torna ne Le Bon Marché a Parigi con una magnifica installazione di grande impatto emotivo.

L’installazione site specific si trova nel cuore del primo grande magazzino della città, sulla rive gauche, oggi splendido megastore di lusso firmato LVMH. L’opera ricorda molti dei suoi altri lavori e conferma un certo filone stilistico nell’esternazione del suo potente messaggio. Famosa per la sua distesa spettacolare di filato di tessuto e per la forza evocativa, Shiota questa volta ha realizzato una grande onda sulla quale 150 barche galleggiano, fluttuando sopra le teste degli osservatori.

 

È UN INVITO A CHIEDERSI DOVE STIAMO ANDANDO, A METTERCI IN DISCUSSIONE

 

L’eterno enigma sull’esistenza umana, il nostro transito terreno come fase di mezzo e non come dimensione realizzativa di se stessi, il significato del tempo tra i due momenti di nascita e di morte, sono i temi che caratterizzano la poetica della giapponese Chiharu Shiota. Nella realizzazione delle sue opere utilizza oggetti comuni ormai in disuso, appartenenti in una vita passata alle abitudini di qualcuno. Tramite questi oggetti l’artista realizza installazioni potenti e piene di carica emotiva che ci portano a riflettere sui grandi temi universali.
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Il dolore come sentimento fondamentale e parte integrante della vita, è rappresentato dall’artista giapponese con dolcezza ed emotività. Riesce a tradurre il suo intimo approccio al lutto e alla perdita nelle sue opere segnandole con un certo grado di cupezza che tuttavia lasciano uno spiraglio di speranza e tranquillità. Le sue opere contengono gli effetti dalla perdita da lei subita delle persone care durante il terremoto dell’11 marzo 2011, che ha colpito il Giappone causando lo tsunami e il disastro nucleare di Fukushima.

The Key in the Hand (La chiave nella mano) è invece l’opera realizzata per il padiglione giapponese della 56 Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. In questa troviamo una miriade di fili rossi a cui sono legate le chiavi abbandonate di persone sconosciute. Ancora di grandissimo impatto emotivo, un’opera esoterica di una bellezza mozzafiato amplificata dal potere del colore rosso e dal significato nascosto dietro ognuna di quelle chiavi: simboli di singole esistenze restano sospese in un antro misterioso come memoria e frammenti di un vissuto pervaso di gioie e dolori.
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Credits
Img. di copertina: Making of, photo by Gabriel de la Chapelle. Courtesy of Le Bon Marché
Img. 1: Making of, photo by Gabriel de la Chapelle. Courtesy of Le Bon Marché
Img. 2: The Key in The Hand. Courtesy of Yellowtrace