Da sabato 13 maggio a domenica 26 novembre 2017 sarà possibile visitare ai Giardini e all’Arsenale di Venezia la 57. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo VIVA ARTE VIVA, curata da Christine Macel, già Curatore capo del Musée national d’art moderne – Centre Pompidou di Parigi.
Dopo una vernice di “appena” 3 giorni, che avrà luogo il 10, 11 e 12 maggio, e la cerimonia di premiazione e di inaugurazione che si svolgerà sabato 13 maggio, verranno finalmente aperte al pubblico le porte della 57 Biennale di Venezia, e sarà consegnato il Leone alla carriera a Carolee Schneemann, icona della body art di stampo femminista.
La Mostra VIVA ARTE VIVA sarà affiancata da 85 Partecipazioni Nazionali che prenderanno possesso per sette mesi dei Padiglioni ai Giardini, dell’Arsenale e del centro storico di Venezia. Tre i paesi presenti in laguna per la prima volta: Antigua e Barbuda, Kiribati, Nigeria.
La Mostra Internazionale VIVA ARTE VIVA
La Mostra offrirà un percorso espositivo articolato in nove capitoli, con due primi universi da ammirare nel Padiglione Centrale ai Giardini e sette altri microcosmi si snoderanno dall’Arsenale fino al Giardino delle Vergini. 120 gli artisti partecipanti, provenienti da 51 paesi; di questi 103 figurano per la prima volta nella Mostra Internazionale del curatore.
«Una Mostra ispirata all’umanesimo. Un umanesimo non focalizzato su un ideale artistico da inseguire, né tanto meno caratterizzato dalla celebrazione dell’uomo come essere capace di dominare su quanto lo circonda; semmai un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana. È un umanesimo nel quale l’atto artistico è a un tempo atto di resistenza, di liberazione e di generosità.»
Christine Macel
Ebbene si, avete capito bene, dei 120 artisti invitati, ben 103 non hanno mai partecipato prima alla Mostra “curata” della Biennale di Venezia. Una vera ventata di novità quindi, quella portata dalla giovane curatrice francese moglie della Big Star della curatela in salsa italica Massimiliano Gioni. Per capirci quello delle ineccepibili mostre della Fondazione Trussardi e creatore del Palazzo Enciclopedico della Biennale del 2013. Insomma non proprio una presa a caso la Macel, che vanta un curriculum invidiabile per qualsiasi curatore, Centre Pompidou in testa.
Tra gli artisti alcune sono scoperte, altre riscoperte. Una biennale quella della Macel che secondo le sue stesse parole mette l’artista di fronte alle sue responsabilità sociali, in quanto nell’attuale situazione politica e sociale mondiale l’arte si configura come luogo per eccellenza per la riflessione, per l’espressione individuale e della propria libertà di pensiero.
«L’arte è l’ultimo baluardo, un giardino da coltivare al di là delle mode e degli interessi specifici e rappresenta anche un’alternativa all’individualismo e all’indifferenza.» C.M.
I nove Trans-padiglioni
Dal Padiglione degli artisti e dei libri al Padiglione del tempo e dell’infinito, questi nove episodi proporranno un racconto, discorsivo e talvolta paradossale, con delle deviazioni che rifletteranno la complessità del mondo, la molteplicità delle posizioni e la varietà delle pratiche.
L’arte e gli artisti saranno i protagonisti dell’esposizione, che parte da un’indagine sulle loro pratiche e il modo di fare arte. Il Padiglione degli artisti e dei libri si concentrerà sulla contrapposizione tra azione e inattività, interrogando l’artista sulle ragioni positive e negative del “fare arte” oggi e circa il sistema dell’arte odierno. A seguire il Padiglione delle Gioie e delle Paure evocherà il rapporto del soggetto con la sua propria esistenza; in un epoca scossa dai numerosi conflitti, infatti, le emozioni soggettive tornano ad occupare un ruolo di primo piano nel processo artistico. Ad inaugurare il percorso dell’Arsenale il Padiglione dello Spazio Comune, che riunirà artisti le cui opere si interrogano sul concetto della collettività e sulla costruzione di una comunità contro ogni individualismo, particolarmente presente in un’epoca di inquietudine e di indifferenza. E poi ancora il Padiglione della Terra, delle Tradizioni, degli Sciamani, il Padiglione Dionisiaco, che celebrerà il corpo femminile e la sua sessualità, quello dei Colori ed infine quello del Tempo e dell’Infinito.
Tavola Aperta
Porre gli il fare artistico al centro del discorso sarà anche l’obiettivo delle tavole aperte che gli artisti terranno tutti i venerdì e sabato di ogni settimana, durante i sei mesi di Esposizione, come luogo di incontro e confronto con il pubblico. Due i luoghi dedicati a questi eventi, la parte antistante del Padiglione Centrale dei Giardini e delle Sale d’Armi dell’Arsenale. Gli incontri saranno trasmessi anche in streaming sul sito della Biennale per consentire a chiunque di seguirne lo svolgimento.
La Mia Biblioteca
Ispirato al saggio di Walter Benjamin del 1931, questo progetto permetterà agli artisti di VIVA ARTE VIVA di riunire in una lista le proprie letture preferite, che hanno avuto particolare importanza nella loro formazione e nel loro sviluppo artistico. Il progetto sarà visibile nella Mostra del Padiglione Centrale, così come nel catalogo. Il Padiglione Stirling nei Giardini ospiterà la biblioteca costituita dagli artisti, che sarà a completa disposizione del pubblico.
«VIVA ARTE VIVA è così un’esclamazione, un’espressione della passione per l’arte e per la figura dell’artista. VIVA ARTE VIVA è una Biennale con gli artisti, degli artisti e per gli artisti.» C. M.
Non so a voi, ma a noi è venuta una gran voglia di vederla questa Biennale, dalle implicazioni e connessioni complesse e stratificate. Questa 57. edizione farà della laguna il luogo ideale per un confronto tra processi artistici e generazioni, modalità del pensiero e delle azioni. A tutti Buona Biennale!
SCOPRI TUTTI GLI ARTISTI INVITATI
Sito web ufficiale della Biennale Arte 2017: www.labiennale.org .
Hashtag ufficiale: #BiennaleArte2017