In attesa della data di uscita nelle sale italiane, vi scriviamo del film che racconta con straordinaria delicatezza la vita di uno dei più grandi artisti contemporanei, Alberto Giacometti.
Presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2017, l’11 febbraio scorso, Final Portrait è stato scritto e diretto da Stanley Tucci. Il film racconta gli ultimi due anni di vita dell’artista, pittore e scultore e ad interpretarlo è Goeffrey Rush, già protagonista de La Migliore Offerta, altro capolavoro – almeno a nostro parere – che celebra il grande sentimento dell’uomo verso l’arte. Fanno parte del cast anche Armie Hammer, Clémence Poésy, Tony Shalhoub, James Faulkner e Sylvie Testud.
LA SUA VITA NEL FILM
Nella Parigi del 1964, due anni prima della sua morte, Alberto Giacometti è impegnato nella realizzazione del suo ultimo ritratto, quello del giovane scrittore statunitense James Lord. Siamo nel 1964 il giovane scrittore americano si trova in visita a Parigi. I due amici trascorrono una serie di lunghi pomeriggi a causa della richiesta allo scrittore di posare per scultura. Stanley Tucci racconta 18 sedute che si affacciano nella quotidianità dell’artista eccentrico, scorbutico ma estremamente ironico.
Final Portrait è innanzitutto il tentativo di rappresentare un’ossessione verso la perfezione di un’artista. Per aiutare nello scopo, si avvale di interpretazioni convincenti: Geoffrey Rush di nuovo i panni di un genio prossimo alla follia, dopo Shine, e a fargli compagnia Armie Hammer.