Kuwait. Un deserto in fiamme è la mostra fotografica che la Fondazione Forma Meravigli dedica agli scatti di Sebastião Salgado, fotoreporter brasiliano dalla lunga carriera e dai molteplici riconoscimenti, presso gli spazi di via Meravigli n°5 a Milano.
L’esposizione raccoglie trentaquattro fotografie di fortissimo impatto, scattate tra il Febbraio e il Marzo del 1991 in Kuwait.
Immaginiamo il contesto: si è appena conclusa la Prima Guerra del Golfo e le truppe irachene, sconfitte, danno fuoco a tutti i pozzi petroliferi incontrati durante la ritirata.
Si parla di oltre 600 pozzi di petrolio, vale a dire la maggior parte delle fonti di oro nero del paese. Motivo? Impedire l’avanzata delle truppe statunitensi.
Quello che le foto rappresentano è la devastazione del deserto kuwaitiano che si trasforma in un luogo apocalittico, più simile ad uno scenario infernale che ad uno reale.
Fumo, fuoco, nebbia, sabbia, petrolio e ancora petrolio.
Ma i veri protagonisti delle fotografie non sono tanto i disastri ambientali, come ci si può aspettare, ma gli uomini impegnati nello spegnimento dei pozzi.
“Per me furono loro i veri eroi della Prima Guerra del Golfo”.(cit. Salgado)
Questi uomini – vigili del fuoco, tecnici, operai – mettono la loro vita a rischio per domare le fiamme. La carica emotiva delle loro espressioni lascia senza fiato.
Kuwait. Un deserto in fiamme di Sebastião Salgado è visitabile fino a domenica 28 gennaio 2018.
La mostra, con il patrocinio del Comune di Milano, è realizzata in collaborazione con Amazonas Images, e promossa da Forma Meravigli, un’iniziativa di Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e Contrasto.