Dietro le quinte della 9° edizione dell’Affordable Art Fair

È calato il sipario sulla 9° edizione dell’Affordable Art Fair, la manifestazione dedicata agli appassionati d’arte contemporanea che non dispongono di budget milionari, ma che comunque ci tengono a portarsi a casa un’opera d’arte che li emoziona. Importante l’incremento delle vendite, pari al 12%, con un valore che si aggira intorno a 1.300.000 € con oltre 1,5 km di carta da imballaggio utilizzata per proteggere le opere che sono andate via sotto il braccio degli oltre 14.000 visitatori accorsi nei tre giorni di fiera.

I numeri sono sintomo del fatto che Manuela Porcu e Laura Gabellotto, rispettivamente direttrice e fair manager dell’Affordable, hanno saputo reinventare l’evento, rinnovando l’allestimento e le sezioni, per una fiera di più ampio respiro e con proposte altamente differenziate per andare incontro ai gusti variegati del pubblico.

Vi avevamo già parlato delle novità di quest’anno e, sicuramente, va annoverata tra le scelte vincenti quella di far curare a Ludovica Cadario la sezione Mediterranean Collection, realizzata in collaborazione con Gin Mare, dedicata alle gallerie e agli artisti provenienti dal bacino del Mediterraneo. Il risultato è stata una sezione che non potremmo definire diversamente se non “elegantissima”, artisti raffinati, ricercati, e gallerie dall’allestimento impeccabile. Tra le nostre preferite la Galleria Blanca Soto di Madrid, con le coinvolgenti raccolte di immagini di Mairi Timoney e la Galleria Paulo Nunes ( Vila Franca de Xira – Portogallo) con gli scatti di Màrio Macilau.

Affascinante la storia del fotografo, che ha intrapreso il suo percorso nel 2003, ma ha acquistato la sua prima vera e propria macchina fotografica solo nel 2007, dopo aver venduto il cellulare della madre per racimolare i soldi. I suoi ritratti vogliono rappresentare la complessa realtà del mercato del lavoro globalizzato.

Tra le nostre gallerie preferite la Galleria Alessia Formaggio, con le proposte di Ale Puro, sempre apprezzatissimo e super ricercato dal pubblico della Fiera, Luca MisciosciaGruppo MOCOMaD e Joseph Watchman Kaliher. La Galleria si sta evolvendo di anno in anno, e scopriremo le novità 2019 e tanti aneddoti sulla sua nascita ed evoluzione prossimamente, quando pubblicheremo il testo integrale della conversazione che abbiamo tenuto in fiera con Alessia e Ale Puro domenica 27 gennaio.

Apprezzatissimi anche i giochi di forme geometriche e colori degli artisti rappresentati da Monica Morotti, e la selezione di illustrazioni di altissima qualità di ArteMatta, sempre presa d’assalto dal pubblico della fiera. Tra le proposte Macchiavello, Pericoli e le immagini che ci hanno riempito gli occhi e il cuore di Shout ( nome d’arte di Alessandro Gottardo – Pordenone 1977).

Tra le gallerie assolutamente da citare anche la Carte Scoperte di Andrea Zardin che, come ogni anno, ha portato in fiera un’accurata selezione di artisti giovani, tra cui Arjan Shehaj e Alan Borguet, che continuano a distinguersi per il loro lavoro, rimanendo sempre persone disponibili, con i piedi per terra e un cuore grande così! A loro auguriamo il meglio: la strada giusta la stanno già percorrendo da soli, sia essa fatta di linee vorticosamente intrecciate, che di alfabeti sovrapposti. A entrambi il merito di aver creato un linguaggio altamente personale, che li rende distinguibili e lontani dalle mode. Ad Andrea Zardin invece, vanno fatti i complimenti per la linea di ricerca che continua a portare avanti affiancando artisti giovani e storicizzati legati, in qualche modo, alla creazione di un linguaggio artistico poetico e legato, appunto, al linguaggio. Non è una scelta semplice, considerando che sono ricerche complesse per essere comprese da un largo pubblico, ma noi la condividiamo appieno, sia per gusti personali che vanno in quella direzione, e perché in un ottica futura queste neoavanguardie potrebbero, anche grazie al lavoro di Andrea, essere seriamente considerate sul mercato al pari di altre correnti artistiche coeve che, diciamocelo, hanno un po’ annoiato!

Tra i progetti speciali ci rimarrà nel cuore quello di Illustrazioni seriali, il progetto ideato da Chiara Pozzi, invitato dalla fiera a presentare le opere di Emiliano Ponzi e Malika Favre, due dei protagonisti dei talk che abbiamo tenuto in fiera nella fascia della “colazione”, e il meraviglioso foulard di seta realizzato da Agostino Iacurci, su cui abbiamo lasciato un pezzettino di cuore (mondo dell’arte prima o poi mi permetterai di acquistare ciò che mi piace? Per ora guardare ma non toccare!). Gli incontri ci hanno riempito il cuore e la mente di numerosi spunti di riflessione e li ritroverete integralmente pubblicati nei prossimi giorni qui su Art for Breakfast.

In particolare conoscere Chiara è servito anche a capire che, a volte, ha senso davvero credere nei propri sogni e nelle proprie ambizioni, e che, per quanto questo dell’arte sia un mondo molto difficile nel quale operare e farsi strada, forse vale davvero la pena investire le proprie energie in qualcosa in cui si crede, perché nulla conta di più della soddisfazione personale nel riuscirci. Entrambe realtà che muovevano i primi passi in un contesto importante come quello dell’Affordable, ci siamo fatte coraggio a vicenda e speriamo che, Galeotta fu la Porcu, quest’incontro porti a tanti nuovi progetti e collaborazioni.

Tra le gallerie preferite anche la Pica Photo di Beijing, tra le prime presenze cinesi all’Affordable, che ha dato vita a un interessante scambio culturale. La galleria, infatti, rappresenta artisti italiani in Cina, tra cui sono spiccati i colori saturi delle immagini di Umberto Daina.

Menzione d’onore finale anche a Bleach Box, la galleria di Cambridge guidata da Richard Heeps che ha proposto in fiera alcune delle sue celebri serie fotografiche, tra cui un reportage sulla città di Milano.

Insomma sono proprio tante le proposte che ci hanno colpito all’Affordable 2019 e non riusciamo a citarle tutte, ma tutta questa indecisione equivale a dire che erano davvero tante le opere, gli artisti e gli stand su cui valeva la pena soffermarsi.

Dai proprio l’ultima la cito, anzi faccio una dichiarazione d’amore (un’altra!): Irene Meniconi (ExpArt Studio Gallery di Silvia Rossi) io voglio tutti i quadri che hai portato in fiera!

Per chi se la fosse persa ecco un reminder 👇🏻

Per quanto riguarda noi, dopo gli anni che ho trascorso a stretto contatto con le persone che l’Affordable la costruiscono e la rendono possibile, è stato strano sentirsi dall’altra parte della barricata e, contemporaneamente, continuare a indicare dove si trova la mappa della fiera all’interno della guida (sull’ultima pagina, LA MAPPA è SEMPRE SULL’ULTIMA PAGINA! AD AFFORDABLE PIACE COSÍ OGNI ANNO LA RITROVATE LÍ, se facessimo un annuncio pubblico servirebbero già la metà delle assistant). È stato divertente vestire questi nuovi abiti, gli incontri con Malika Favre, Emiliano Ponzi e Ale Puro sono stati esattamente come li avevamo pensati, delle allegre chiacchierate tra amici sui massimi sistemi del mondo dell’arte e dell’illustrazione. Con ognuno di loro si è creata un atmosfera unica, un incontro amichevole tra persone che si vedevano per la prima volta.

Cogliamo l’occasione per ringraziare Manuela Porcu e Laura Gabellotto per l’opportunità che ci hanno dato, gli artisti che si sono prestati, Chiara Pozzi e Alessia Formaggio per la loro disponibilità e il loro affetto e tutto il pubblico che ha partecipato agli incontri. Possiamo, quindi, dire soltanto che ci siamo davvero divertite un mondo e presto troverete il testo integrale delle interviste qui su Art for Breakfast.

Infine un grazie dovuto a Federica Iozzia, senza il suo prezioso aiuto e supporto tutto questo non sarebbe stato possibile e non la ringrazieremo mai abbastanza.

Alla prossima avventura!

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Credits:
Img. di copertina: Arjan Shehaj – Carte Scoperte
Fig. 1-2: Mairi Timoney – Galleria Blanca Soto di Madrid
Fig. 3: Mário Macilau, moments in transition, 2012-2017, hahnemuhle rag paper, variable dimensions, Galleria Paulo Nunes.
Fig. 4: Ale Puro – Galleria Alessia Formaggio
Fig. 5: Shout, La luna e la balena, 2018, Digital Art Print, 42×29,7, Artematta.
Fig. 6: Stand Artematta. Photo credit Matilde Bonaita
Fig. 7: Malika Favre – Illustrazioni Seriali.
Fig. 8: Umberto Daina, Rosa & Blue – No 07, PICA Photo.
Fig. 9: Richard Heeps, Death Valley Road, Bleach Box.
Fig. 9: Richard Heeps, Scolt Head Yellow Sand, Bleach Box.
Fig. 10: Irene Meniconi, Essere fenicottero- il grande rosa, tecnica mista, 2017, 100×150, ExpArt Studio Gallery.