MIA x MTArt Agency: “FEMALE LENSES FOR ART ACTIVISM”

In precedenza vi abbiamo già raccontato di MTArt Agency, l’agenzia che mette al centro della sua ricerca l’artista, spostando l’epicentro del proprio operato dal prodotto artistico, al gesto umano. L’attenzione all’umano che connota MTArt Agency fa sì che quest’ultima non possa esimersi dal racconto delle disuguaglianze che ancora oggi, purtroppo, caratterizzano la società.

Proprio di questi tempi hanno fatto sentire la propria voce le proteste al suono di: “Black lives matter”. Nonostante figure epocali come Martin Luther King e Barack Obama abbiano consentito di raggiungere risultati apprezzabili in termini di uguaglianza, è sempre più evidente che le discriminazioni possano essere cancellate solo attraverso la costanza di gesti quotidiani, più o meno piccoli che siano.

Accanto alla disuguaglianza razziale ce ne è un’altra, più sottile, che riguarda i diritti delle donne. Il sessismo è una piaga sottile perché le nostre vite sono talmente intrise di discriminazioni quotidiane, che quasi non ci facciamo più caso. È normale uscire e sentirsi suonare il clacson ed è ancora normale non essere assunte perché si potrebbe andare incontro ad una maternità – ah che condanna questa maternità senza la quale nessuno esisterebbe!

MTArt Agency, avendo a cuore l’aspetto umano, non può non essere un luogo in cui il femminismo prende voce attraverso le opere di artiste. È proprio con l’intento di mettere in luce l’operato delle artiste e delle loro inesauribili sfide nel mondo dell’arte e fuori, che nasce Female Lenses for Art Activism. L’esposizione, curata da MIA Art Collection e MTArt Agency, raccoglie le opere di 6 artiste promosse da MTArt Agency: Delphine Diallo, Andrea Tyrimos, Lauren Baker, Claire Luxton, Elisa Insua, Sian Fan.

Female Lenses for Art Activism è visitabile su MIA Anywhere, un museo online ideato a seguito del lockdown al fine di democratizzare l’arte, sottolineando come l’arte sia un elemento indispensabile per l’educazione e che un mondo educato potrebbe senz’altro essere un mondo migliore. Vi lasciamo il link al video di lancio di Mia Anywhere, il link per la visita al museo virtuale e un approfondimento biografico delle artiste scelte per Female Lenses fo Art Activism.

Le artiste esposte in Female Lenses for Art Activism provengono da Gran Bretagne e Argentina, e il loro lavoro è caratterizzato dall’eterogeneità delle tematiche indagate che vanno dalla consapevolezza, alla sostenibilità, alla salute mentale, alla tecnologia e all’energia. Di fronte ad un così vasto orizzonte tematico, due sono gli elementi che accomunano tutte le artiste: da una parte vi è la lente femminile e femminista attraverso cui tali problematiche sono indagate; dall’altra vi è l’unicità della multidisciplinarietà tecnica che consente a ciascuna di esse di mixare forme diverse, creando opere che domandano di essere osservate. Le artiste stesse diventano vere e proprie attiviste spingendo l’osservatore a mettersi a tu per tu con una problematica del contemporaneo, di fronte alla quale non si può più solo rimanere a guardare.

 

Credits:
Img. di copertina: SIAN FAN. ‘Deathlessness’. Holographic video, acrylic, holographic film, wood, 100 cm x 70 cm x 5 cm. 11:26 loop.
Fig. 1: LAUREN BAKER. ‘Dark Matter’. White neon, diamond dust, ink and black-out paint on canvas. H180 x W180 x D7 cm.
Fig. 2: ELISA INSUA. ‘Consumo cultural descartable I’. Plastic objects on wood. 190 x 142 cm.
Fig. 3: DELPHINE DIALLO. ‘Yin & Yang’. 75x50cm Pigment inkjet paper on achival paper.
Fig.  4: CLAIRE LUXTON. ‘Albus No. 1’. Diamond dust and resin on archival print, mounted on aluminium and face mounted onto acrylic. Unique edition.