Tra la bellezza naturale dei fiordi, laddove nasce Bergen, seconda città norvegese per grandezza, possiamo trovare un’entusiasmante e vivace scena artistica, alimentata e sostenuta dalle istituzioni che fanno del loro meglio per promuovere gli artisti locali. Oltre al grande museo KODE, con opere di artisti del calibro di Munch e Picasso, l’arte a Bergen è nelle mani di un numero di gallerie indipendenti e centri per le arti, spesso sponsorizzati da lungimiranti enti nazionali.
È tanto l’interesse per la crescita artistica del Paese che numerose sono le iniziative promosse da organizzazioni più o meno istituzionali.
Tra queste l’OCA, The Office for Contemporary Art Norway, fondazione creata in collaborazione tra i ministeri norvegesi della Cultura e degli Affari Esteri, che dal 2001 ha l’obiettivo di sviluppare progetti di collaborazione in campo culturale tra la Norvegia e la scena artistica internazionale. L’OCA è promotore di programmi di mostre, convegni, seminari e residenze d’artista, sia nel Paese che all’estero, e coinvolge artisti, curatori, teorici della cultura e dell’arte; per perseguire l’obiettivo offre sostegni finanziari ad artisti norvegesi e ad artisti che vivono e lavorano in Norvegia.
Sebbene gli artisti, i galleristi e anche il governo hanno cominciato ad esprimere le loro ambizioni artistiche a livello internazionale, il collezionismo norvegese deve ancora emergere. La raccolta di arte contemporanea non è ancora un ovvio esercizio per la giovane classe più abbiente. D’altro canto è la stessa legge di Jante – ben consolidata seppur non formalizzata – ad imporre uno schema comportamentale che rallenta la realizzazione individuale e, quindi, a scoraggiare i grandi investimenti in arte.
Lo stesso Petter Snare, raro collezionista norvegese, confessa in un articolo del Wall Street Journal: “L’arte contemporanea come indicatore sociale, almeno in Norvegia, è qualcosa di nuovo. I norvegesi principalmente cercano di essere meno appariscenti. Potrebbe essere una leggenda metropolitana, ma ci sono tutte queste storie sull’ingresso di persone in Norvegia con enormi quantità di denaro, che guidano verso l’aeroporto in una Nissan e poi vengono accolti da una Rolls- Royce a Londra Heathrow”.
Nonostante ciò, l’arte norvegese è molto richiesta nel collezionismo di tutto il mondo. Osservando le ultime quotazioni, senza contare quelle altissime di Edvard Munch o Nikolai Astrup, artisti norvegesi come Kjell Torriset, Odd Nerdrum, Kjell Erik Killi Olsen e Bjarne Melgaard – solo per citarne alcuni – raggiungono valori di decine di migliaia di dollari.
Girovagando per i centri d’arte presenti a Bergen e volendone offrire una mappatura, possiamo accorgerci da subito che, sebbene i principali siano circa una decina, la città è piena di più piccole situazioni creative, che testimoniano quanto l’interesse e l’attenzione alla crescita culturale delle istituzioni sia solo una risposta alla naturale inclinazione dei norvegesi. Tanto è vero che per le strade del centro stanno nascendo situazioni sostenute dall’opera di entusiasti e giovani galleristi. Sarebbe interessante seguire la scena anno dopo anno, ed osservare come la cultura e l’arte alimentano questo territorio.
Ad ogni modo, ecco un breve elenco dei must visit.
KODE comprende cinque musei diversi, tre dei quali un tempo erano le case dei compositori norvegesi Edvard Grieg, Harald Saeverud e Ole Bull. Nonostante il profondo collegamento con il mondo della musica, KODE è a tutti gli effetti un istituto d’arte, con una selezione complessiva di oltre 43.000 oggetti di arte moderna e contemporanea. Gran parte di questi proviene dalla collezione Rasmus Meyer, a cui appartengono i capolavori di Edvard Munch – più di 100 disegni e 50 dipinti in mostra permanente nel KODE 3. L’offerta è poi formata dalla collezione Stenersen con opere di Pablo Picasso e Paul Klee, oltre che da un’ampia collezione di opere contemporanee delle avanguardie norvegesi e di artisti del Gruppe 66.
BERGEN KUNSTHALL è una delle organizzazioni culturali più famose della città, ed è sia uno spazio espositivo che un commissioner delle arti, fondamentale per lo sviluppo delle arti a Bergen, in Norvegia e in generale. L’istituto comprende tre diverse sezioni, ognuna con un focus creativo separato. La più importante, la Kunsthall, tiene mostre personali e collettive di grandi artisti nazionali e internazionali. Gli altri spazi: Gallery NO. 5, una galleria più intima per l’arte indipendente e per mostre personali di talenti emergenti, e Landmark che ospita proiezioni, concerti e mostre d’arte dello spettacolo.
HORDALAND ART CENTER fu inaugurato nel 1976 e diventò il primo spazio espositivo dell’artist-run in Norvegia.
Da allora il centro ha presentato un ricco programma di mostre, diventando uno dei punti più importanti del paese per l’impegno pubblico con le arti. La ricca attività dell’Hordaland Art Center integra mostre e iniziative al fine di promuovere ulteriormente l’apprezzamento per l’arte contemporanea. Il centro offre anche una libreria e una caffetteria, dove gli ospiti sono invitati a sfogliare libri e riviste d’arte.
LYDGALLERIET è una galleria dedicata esclusivamente alla presentazione di mostre che prevedono l’uso del suono. Il risultato è un programma dinamico e innovativo di spettacoli che allargano l’orizzonte delle pratiche dell’arte contemporanea; come, ad esempio, la recente mostra Hybridity and Syneasthesia che ha presentato opere che si spingono ai margini della letteratura facendo appello ad altri aspetti del sensorio tramite elementi audio innovativi e tecnologie locative.
GALLERI S.E, fondata nel 1995 da parte di Sjur e Elin Nedreaas, è il più grande e tra i più prestigiosi spazi d’arte contemporanea privati della città. Galleri s.e si concentra su artisti che si avvicinano alla pittura in modo originale, spesso combinando il disegno con le altre tecniche figurative. Dolk, uno dei talenti nel portafoglio della galleria, la cui vera identità rimane sconosciuta, è annoverato tra i primi dieci artisti stencil di tutto il mondo, mentre il danese Frodo Mikkelsen, che ha iniziato come artista di strada, mescola la pittura con i graffiti e la cultura street-smart.
LANGEGAARDEN è il rifugio personale di Anne Sofie Bertelsen ed è ospitato in un bianco palazzo di legno. La mission della galleria è fare Langegaarden un punto di incontro per i giovani talenti che vogliono debuttare sulla scena artistica nazionale. Gli artisti rappresentati sono per lo più pittori, come Alf Ertsland, con opere grungy ed espressive, Jan Erik Willgohs con paesaggi metaforici e Mona Orstad Hansen che segue la tradizione dei minimalisti del XX secolo.
KNIPSU è una galleria artist-run patrocinata dall’Arts Council norvegese e dalla città di Bergen su iniziativa dell’artista Hilde Jorgensen e della fotografa e curatrice Maya Okland. Knipsu gestisce sia progetti locali che itineranti, tra cui mostre, eventi, workshop e pubblicazioni con lo scopo di fungere da piattaforma di scambio artistico e di sviluppo per gli artisti norvegesi e internazionali. Una delle ultime stimolanti mostre di Knipsu, Birth, è stata presentata dall’artista Ane Lan ed ha utilizzato fotografie e video per esplorare il significato della maternità oggi. La mostra è incentrata su una domanda: che cosa accadrebbe se fossero gli uomini a dar luce ai propri figli?
Altre gallerie da visitare:
Entrée, Nøstegaten 42, Bergen, Norway, +47 95 19 67 73
Stiftelsen3,14 ,Vaagsallmenningen 12, Bergen , Norway, +47 55 36 26 30
Format, Vaagsallmenningen 12, Bergen , Norway, +47 55 30 48 90
S12 galleri og verksted DA ,Sparebanksgaten 4A, 5017 Bergen, Norway, + 47 93 03 35 10
Gategalleriet, Kong Oscars Gate 26, 5017 Bergen, Norway, +47 92 42 38 37