Dal 15 al 18 marzo That’s Contemporary apre per la prima volta al pubblico il suo studio in Corso Buenos Aires ospitando Oldness, una mostra di Barbara Uccelli e Stefano Caimi a cura di Rosa Cascone, nel contesto della prima edizione della Milano Digital Week.
Arriva a Milano la Digital Week, la chiamata rivolta alla città per scoprire i tanti volti della Milano digitale che stanno trasformando il nostro modo di vivere. Quattro giorni aperti a tutti i cittadini, aziende, istituzioni, università, startup, centri di ricerca e associazioni, dedicati alla conoscenza e all’innovazione attraverso il digitale con una mappa interattiva che racconterà il digitale a Milano: com’è e come si trasforma giorno per giorno.
É in questa occasione che That’s Contemporary, l’associazione no profit che riunisce le gallerie d’arte contemporanea di Milano fondata da Giulia Restifo e da Francesca Baglietto nel 2011, ha deciso di aprire per la prima volta lo spazio di coworking che la realtà condivide con lo studio grafico Tipiblu, Andrea De Matteis Architecture and Urbanism e Carolina Medici (studio di architettura PARE).
Un’occasione per incontrare i tanti aficionados della piattaforma e proporre al pubblico il progetto di mostra bipersonale Oldness con le opere digitali di Stefano Caimi e Barbara Uccelli: occasione e pretesto per indagare, attraverso l’arte, il destino dell’uomo nell’era digitale, dove tutto è collocato in una dimensione in cui il tempo è sospeso.
Oldness pone in dialogo due artisti che scandagliano la realtà delle relazioni tra l’uomo e la sua natura nei tempi contemporanei attraverso l’uso della tecnologia. Entrambe le opere, infatti, sono programmate al fine di attivarsi ogni volta che il fruitore vi entra in contatto, interagendo con esse. Ad ogni gesto, movimento o anche suono, le opere si modificano.
ABOUT
Barbara Uccelli pone la sua attenzione alla società e all’ambiente attraverso opere concettuali che siano di sostegno agli individui e all’environment, cercando un dialogo tra tradizione e innovazione tecnologica. Attraverso l’arte vuole stabilire una liaison tra individui e società, passato e nuovo, diritti e doveri. Sperimenta diverse pratiche artistiche (video, fotografia, scultura, scrittura), con particolare interesse per le installazioni e la performance. Attualmente vive a Milano.
Stefano Caimi (1991) vive e lavora in Brianza, tra Milano e Como. Dopo gli studi in Architettura al Politecnico di Milano e al Politecnico di Torino si dedica alle sperimentazioni visive legate alla percezione: ricerca le possibili contaminazioni tra discipline per dar vita a ibridi tra arte e tecnologia. Fondatore di Studio Antimateria.
THAT’S CONTEMPORARY
That’s contemporary nasce a Milano nel 2011, quale piattaforma di arte contemporanea che conosce, collabora e comunica con le realtà e gli attori più importanti dell’ambiente artistico milanese. Tramite il sito web e la mobile app per iOS e Android, That’s contemporary agisce come portale di accesso alle attività delle gallerie e degli spazi per l’arte contemporanea, guidando e aiutando nella pianificazione di eventi calendarizzati e georeferenziati. Ad oggi That’s contemporary è un importante punto di riferimento per chi desidera entrare in contatto con una selezione ponderata di spazi, eventi, progetti e mostre di arte contemporanea a Milano. Nel 2017 That’s contemporary è stata assegnataria del Bando Cariplo Funder35 per il progetto That’s Experience, esperienze immersive, esclusive e tailor-made nell’arte contemporanea rivolte a privati e aziende, volte a coinvolgere nuovi pubblici e potenziali collezionisti alla scoperta di spazi selezionati del settore.
Rosa Cascone
Classe ‘91, milanese d’origine, si sta affacciando come curatrice indipendente sulla scena nazionale e internazionale.
Ha iniziato ad approcciarsi all’arte contemporanea dopo una laurea in storia dell’arte a Milano per poi specializzarsi in fenomenologia estetica studiando tra Venezia e Parigi. Crede fortemente nell’arte come mezzo di analisi e comunicazione per dare forza al pensiero e alla creatività di ciascuno all’interno di una società libera e criticamente reattiva.