Oggi sono proprio contento di stare al mondo: il nuovo progetto site specific di Marco Andrea Magni da Zazà Ramen a Milano

Il 9 ottobre ha inaugurato il nuovo progetto site specific di Marco Andrea Magni nell’intimità del locale Zazà Ramen noodle bar & restaurant di Milano. Un appuntamento con l’arte che si rinnova semestralmente e che pone in relazione la parola e il cibo ispirandosi all’idea di convivialità tipica del locale meneghino guidato da Brendan Becht

Marco Andrea Magni (1975) è un artista che giunge all’esperienza della scultura attraverso un percorso che passa dalla filosofia morale alla riflessione artistica, fino a trovare il proprio epicentro in un’interrogazione con l’altro, che diventa interlocutore e misura. Tutta la sua pratica scultorea si fonda sull’incontro, nella sua accezione di opportunità, circostanza, pretesto e forma qualitativa. 

Per l’occasione Magni ha operato nel ristorante fondato dallo chef e collezionista Brendan Becht, una realtà nata con l’obiettivo di riproporre il Ramen in chiave autentica. In apparenza, Becht e Magni hanno ben poco in comune, ma in realtà condividono una catena di relazioni puntuali e insolite, a partire da Lucio Fontana.

Infatti, da un lato Magni si ispira al padre dello Spazialismo per realizzare gli interventi scultorei nel locale; dall’altro Becht ha conosciuto da bambino l’artista dei “quadri bucati”, e ne è rimasto profondamente colpito.

La mostra presenta una collezione di piatti in ceramica sospesi alle pareti, combinati con vasi di creta cruda denominati dall’artista Oratorio, facendo riferimento ancora una volta alla parola parlata e a un tempo speso assieme, che espandono l’approccio verso la tradizione giapponese, nell’ambiente già intimo di Zazà Ramen. In particolare, l’interno dei piatti è costellato da parole scritte da Magni, le stesse parole che Fontana lasciava a matita sul retro delle sue tele. Pertanto, le sue frasi diventano una sorta di biografia a puntate, un’imperdibile occasione per rivivere gli appunti di vita quotidiana di un grande artista. 

Arte e cibo si fondono in armonia dando vita a un’esperienza di condivisione. Il fulcro della ricerca scultorea di Magni, condivisa dall’arte culinaria di Becht, è tutta incentrata sul tema dell’incontro. Come immaginare luogo migliore di una tavola imbandita per dare il via a una conversazione? L’atmosfera familiare del ristorante diventa dunque un luogo di accoglienza in cui la tradizione si confronta con la sperimentazione artistica, uno spazio ideale per incontrarsi e mettere a nudo la propria intimità umana. Come diceva il teologo psicanalista Rubem A. Alves: “Parola e cibo sono fatti della stessa pasta”, una considerazione naturale se si pensa a una tavola imbandita dalla quale nascono nuove combinazioni che si intrecciano con i racconti di chi viene, siede e consuma ai tavoli di Zazà.

Marco Andrea Magni è rappresentato dalla galleria milanese LOOM Gallery, con la quale collabora da diversi anni. La galleria, fondata nel 2015 da Luca Maffei con la collaborazione di Nicola Mafessoni, sarà presente ad Artissima 2019.

Marco Andrea Magni (1975), vive e lavora a Milano. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, consegue il master FSE in Tecniche di Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive. Frequenta il corso in Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti a Como curato da Angela Vettese e Giacinto di Pietrantonio, con Richard Nonas. Allo IUAV di Venezia partecipa a seminari di filosofia con Giorgio Agamben, di storia dell’architettura con Roberto Masiero e d’arte visiva con Remo Salvadori. Lavora sulla condizione della possibilità e dell’occasione riabilitando l’esperienza corporea declinata in una scultura. Il suo lavoro si articola lungo un percorso che scorre dalla filosofia morale alla riflessione artistica, dall’esperienza della scultura, fino a trovare il proprio epicentro in un’interrogazione con l’altro che diventa interlocutore e misura. Le opere sembrano dei modi di stare nel mondo, si predispongono a seguirne le forme, accogliendo di volta in volta le misure giuste per starvi dentro. Tra le sue mostre personali: Fuggisole, Galleria FuoriCampo, Siena (2019); Touché, Il Crepaccio Instagram Show, a cura di Caroline Corbetta (2019); Ho sempre agito per dispetto, a cura di N. Mafessoni, Loom Gallery, Milano (2017); Blunder, con F. Longhini, Loom Gallery, Milano (2017); Lo spazio punto, a cura della Galleria FuoriCampo, Sinagoga di Siena, Siena (2017); Lo spazio punto, Galleria FuoriCampo, Siena (2016); Frodi e Fedi, Surplace, Zentrum, Varese (2016); Frodi e Fedi, Riss(e), Zentrum, Varese (2016); Marco Andrea Magni / Giovanni Kronenberg, Galleria FuoriCampo, Bruxelles (2014); Poppositions, Brass, Bruxelles (2013); Più giovani di così non si poteva, Galleria FuoriCampo, Siena (2012). 

Zazà Ramen noodle bar & restaurant nasce nel novembre 2013 a Milano in via Solferino 48 da un’idea di Brendan Becht. Il nome deriva dal celebre Ispettore Zenigata, personaggio di Lupin III, ed è una metafora che con ironia richiama un prodotto giapponese popolare per il pubblico italiano. In questo caso il Ramen, riproposto in chiave autentica e con particolare attenzione agli ingredienti della gastronomia italiana.

Brendan Becht, nato in Olanda da una famiglia di collezionisti d’arte contemporanea, inizia la sua carriera come chef al Connaught Hotel a Londra, spostandosi poi a Parigi con Pierre Hermé al Fauchon e con Alain Senderens al Lucas Carton. Nel 1991 arriva a Milano per lavorare con Gualtiero Marchesi e specializzarsi in ristoranti Italiani in Giappone, e assume la gestione del catering per gli eventi di BVLGARI. Zazà Ramen è frutto della sua curiosità naturale e del suo senso estetico.

Info
Marco Andrea Magni “Oggi sono proprio contento di stare al mondo”
10 ottobre – 30 marzo 2020
ZAZÀ RAMEN Via Solferino 48, 20121 Milano
info@zazaramen.it
Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23
Credits:
Marco Andrea Magni, Oggi sono proprio contento di stare al mondo, Installation view at Zazà Ramen, 2019. Photo Credits: Stefano Mascolo Corbacio.